Q&A #15 - Cosa pensano le femministe della GPA
Francesca chiede quali sono le posizioni delle femministe nel dibattito sulla gestazione per altri.
Ciao, io sono Jennifer Guerra e questo è il Q&A di Sibilla. Per il Q&A di oggi Francesca chiede:
Qual è il dibattito femminista sulla GPA?

Cara Francesca,
innanzitutto parto col dire che già nelle parole che usiamo per riferirci a questa pratica si nascondono posizionamenti diversi:
GPA (gestazione per altri): è un termine neutro, se vogliamo più “medicalizzato”.
Maternità surrogata: pone l’accento sulla relazione materna
Utero in affitto: è un termine che ha in sé un chiaro riferimento al campo semantico del commercio e quindi ha un’accezione dispregiativa.
Qui, come hai fatto tu, preferirò il termine GPA.
Prima di parlare del complesso e ampio dibattito femminista su questa pratica, vorrei farne una piccola ricostruzione storica. Innanzitutto, per tutta la storia dell’umanità, ci sono state donne che hanno partorito per altre donne su loro richiesta, a volte in forma altruistica, a volte a fronte di un compenso, altre volte ancora perché costrette a farlo. Nella Genesi c’è la storia di una gestazione per altri: Abramo mette incinta Agar, schiava di sua moglie Sara che non può dargli un figlio1.
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