Sibilla #28 - Breve storia della violenza antiabortista

L'attentatore che ha ucciso una deputata del Minnesota e suo marito e ne ha ferito un altro era un fanatico antiabortista.

La mattina del 14 giugno scorso Vance Boelter si è travestito da poliziotto e ha suonato alla porta dell’abitazione della deputata statale del Minnesota Melissa Hortman. Ha sparato a lei, al marito e al cane, uccidendoli, per poi dirigersi verso la casa di un altro deputato Democratico, John Hoffman. Boelter ha sparato anche a lui e a sua moglie, ma entrambi sono sopravvissuti all’attacco. Si sarebbe poi diretto al domicilio di un terzo politico, che però era in vacanza. Dopo una caccia all’uomo durata 43 ore, Boelter è stato arrestato e ora si trova in carcere.

Subito dopo la prima sparatoria la polizia aveva trovato dentro la sua macchina un manifesto con 70 obiettivi, tra altri politici e sedi di Planned Parenthood, cliniche che praticano aborti. Hortman e altri deputati nella lista dell’assassino si erano battuti per mantenere il diritto di aborto nello stato del Minnesota, che nel 2023 aveva approvato una legge per prevenire che l’interruzione di gravidanza potesse essere messa in discussione in futuro. Molti politici conservatori, tra cui il vicepresidente J.D. Vance, considerano la legge del Minnesota “estrema” e hanno diffuso notizie false sul suo funzionamento. Anche se le autorità per ora hanno detto che l’unico movente di Boelter era quello di “uccidere qualcuno”, la matrice dell’attentato sembra chiara: Boelter, descritto come un “fondamentalista cristiano” voleva uccidere politici democratici e figure che si sono occupate in un modo o nell’altro di aborto.