Sibilla #13 - Il terrorismo misogino è qui per restare
La polizia inglese ha fatto sapere che tratterà la misoginia estrema come terrorismo. Una minaccia che però ancora pochi Paesi prendono sul serio.
A luglio la polizia inglese ha diramato un comunicato sulla violenza di genere diverso da tutti quelli diffusi in precedenza, facendo sapere che tratterà il fenomeno come una minaccia pari a quella del terrorismo.
Già nel febbraio del 2023 il dipartimento dell’Interno aveva classificato la violenza contro le donne e le bambine una “minaccia nazionale per la sicurezza pubblica”. La polizia ha spiegato che d’ora in poi utilizzerà le stesse tattiche dell’antiterrorismo per combattere il fenomeno, attuando la “strategia delle 4p”: perseguire, prepararsi, protegge e prevenire.
Non è la prima volta che i due fenomeni vengono accostati. Nel 2021, l’International Center for Counter-Terrorism, un think tank indipendente con sede all’Aia che fa ricerca sul terrorismo, ha dichiarato l’estremismo misogino una “minaccia crescente”. Sebbene soltanto di pochi attacchi sia stata ufficialmente riconosciuta la matrice misogina, secondo l’Anti-Defamation League sarebbero almeno 35 le azioni terroristiche di questo genere pianificate o portate a compimento negli ultimi 20 anni. L’ultima a maggio di quest’anno, quando la polizia francese ha arrestato un uomo che pianificava un attentato durante la cerimonia per il passaggio della fiamma olimpica a Bordeaux, nel giorno del decimo anniversario del massacro di Isla Vista.
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