Q&A #14 - Ancora sul privilegio di classe
Enea chiede di approfondire il concetto di "privilegio di classe".
Ciao, io sono Jennifer Guerra e questo è il Q&A di Sibilla. Per il Q&A di oggi, Enea chiede:
Mi piacerebbe approfondire il concetto di “privilegio di classe” e analizzarne le problematicità che citavi nel Q&A “Lavoro domestico e privilegio di classe”.
Caro Enea,
la mia impressione è che ultimamente “privilegio” sia diventata una specie di parola-mondo, come “capitalismo” o “patriarcato”. Quando oggi diciamo di essere “anti-capitalisti”, non ci riferiamo alla nostra opposizione nei confronti di un sistema economico, ma a un universo di senso: diciamo che le persone si comportano “in modo capitalista” o che certe idee sono “capitaliste”. Allo stesso modo connotiamo come “patriarcali” persone, opere o atteggiamenti individuali o collettivi. È come se delle grandi narrazioni dello stato delle cose, riassumibili in queste parole-mondo, abbiano sostituito il vero significato di queste parole: il capitalismo è un sistema economico che si esprime in rapporti di classe. Il patriarcato è un sistema di potere che si esprime in rapporti di genere.
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