Ciao, io sono Jennifer Guerra e questa è l’edizione speciale della mia newsletter dedicata ai listoni. Cose belle che ho fatto, di cui vado fiera e che mi sono piaciute in questo 2024.
Il listone delle cose che ho scritto nel 2024
La ministra Roccella continua a confondere dissenso e censura: glielo spieghiamo noi, Fanpage.it
Che cosa ci ha insegnato un anno senza Michela Murgia, Fanpage.it
Cosa è cambiato a un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, Fanpage.it
Israele non tutela davvero diritti LGBTQ+ e donne. È solo marketing per giustificare la violenza, The Vision
Le aesthetic social non sono una forma di libertà ma l’ennesima scelta di modelli a cui adeguarsi, The Vision
Come da decenni il multi-level marketing lucra sulle difficoltà e sulla solitudine delle donne, The Vision
Uomini e donne della Gen Z hanno idee politiche e visioni del mondo sempre più contrapposte, The Vision
«Io, Dylan e Prince: non sono mai stata meno di un uomo». Parla la groupie più famosa, 7 Corriere
“La violenza c’entra con l’amore. La fine di Giulia ha segnato una svolta”, intervista a Lea Melandri, 7 Corriere
Il gioco negato alle donne, L’Indiscreto
Il listone dei libri che ho letto nel 2024
Come sempre, questa lista è un casino, probabilmente incompleta. Ma that’s it.
L’invincibile estate di Liliana di Cristina Rivera Garza (SUR), ci ho messo un po’ a convincermi perché non ho troppa voglia di leggere “““romanzi femministi”””, ma se anche questo è il vostro dubbio, vi dico che ne vale assolutamente la pena; Memoriale di Paolo Volponi (Einaudi), bellissimo, mi ha fatto anche piangerone; Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi (Adelphi), non mi ha molto convinta; Ascolta il mio cuore di Bianca Pitzorno (Mondadori) se non l’avete letto alle elementari leggetelo ora.
Works di Vitaliano Trevisan (Einaudi), per me tra le opere più notevoli degli ultimi anni; Porci con le ali di Lidia Ravera e Marco Lombardo Radice (Bompiani), classicone sessantottino; Sabotaggio d’amore di Amélie Nothomb (Voland), bellino, mi ha fatto venir voglia di leggere altro; Paura di volare di Erica Jong (Bompiani), classicone femminista anni ‘70.
Lamento di Portnoy di Philip Roth (Einaudi), interessante, ma non il mio prefe di Roth; Le italiane si confessano di Gabriella Parca (nottetempo), documento storico tra i più preziosi sulla condizione femminile in Italia; Il castello di Franz Kafka (Feltrinelli) belllooooo.
I misteri dell’anima. Una storia sociale e culturale della psicanalisi di Eli Zaretsky (Feltrinelli), MOOOLTO interessante; Ourselves Unborn. A History of the Fetus in Modern America di Sara Dubrow (Oxford University Press): lo traduciamo? Donna con libro. Autoritratto delle mie letture di Bianca Pitzorno (Salani), super bellinoooo; Filosofia di Barbie di Silvia Grasso (il melangolo), adorato.
Sognava i leoni. L’eroismo fragile di Ernest Hemingway di Matteo Nucci (HarperCollins), scritto molto bene, leggetelo soprattutto se non vi piace Ernestone; Filosofia: maschile singolare. Un problema di genere in filosofia di Lorenzo Gasparrini (Edizioni Tlon), per una critica che non è la solita “Non si studiano abbastanza filosofe donne!”; Nonostante Platone. Figure femminili nella filosofia antica di Adriana Cavarero (Castelvecchi), amatissimo; Donna si nasce (e qualche volta lo si diventa) di Adriana Cavarero e Olivia Guaraldo (Mondadori), libro secondo me importante per capire il femminismo della differenza, anche per prenderne le distanze.
Dare la vita di Michela Murgia (Rizzoli), recensito qui; Libere di scegliere se e come avere figli di Ilaria Maria Dondi (Einaudi), finalmente un libro onesto e plurale sulla maternità; In metamorfosi. Verso una teoria materialista del divenire di Rosi Braidotti (Castelvecchi), il boss finale di Rosi Braidotti, ma super bello; La generazione degli anni perduti. Storia di Potere Operaio di Aldo Grandi (Chiarelettere), diciamo che queste lettere potevano essere un po’ più chiare, però è effettivamente un’opera completa e notevole se vi interessano queste cose.
Tecnologia della rivoluzione. Progresso e battaglie sociali dal microonde all’intelligenza artificiale di Diletta Huyskes (Il Saggiatore), mette in fila tante cose sulla tecnologia di cui abbiamo disperato bisogno; Fare femminismo di Giulia Siviero (nottetempo), bello bello; Donne che allattano cuccioli di lupo di Adriana Cavarero (Castelvecchi), molto suggestivo; La vita sessuale dei nostri antenati spiegata a mia cugina Lauretta che vuol credersi nata per partenogenesi di Bianca Pitzorno (Mondadori), solo il titolo vale la lettura.
L’aborto. Una storia di Alessandra Gissi e Paola Stelliferi (Carocci) che lavorone! Libreria delle donne di Milano. Un laboratorio di pratica politica di Chiara Martucci (FrancoAngeli) permette di capire meglio questo luogo; La nuova politica delle donne. Il femminismo in Italia 1968-1983 di Maud Anne Bracke (Edizioni di Storia e Letteratura) il più bel libro sulla storia del femminismo italiano l’ha scritto un’inglese; Anni di rivolta. Nuovi sguardi sui femminismi degli anni Settanta e Ottanta a cura di Paola Stelliferi e Stefania Violi (Viella) raccolta di saggi suuuper interessanti.
Siamo ai libri letti per gli esami di filosofia: Le macchine e il pensiero di Fabio Grigenti (Orthothes), molto interessante, certo, un po’ fiera dell’ornitologia; Conferenze di Brema e Friburgo di Martin Heidegger (Adelphi): MA CHE COS’È UNA BROCCA? È FISICAMENTE UNA BROCCA, O NO?; Donne e violenza. Filosofia e guerra nel pensiero del ‘900 di Laura Sanò (Mimesis), dopo 4 anni finalmente un esame in cui studio SOLO FILOSOFE!; L’uomo è antiquato di Günther Anders (Bollati Boringhieri) inaspettatamente molto divertente!
Metamorfosi del potere. Percorsi e incroci tra Arendt e Kafka di Laura Sanò (Schibboleth) vedi sopra; L’eternità nell’istante di Rachel Bespaloff (Castelvecchi), Venezia salva di Simone Weil (Adelphi), non picchiatemi ma io non riesco proprio a farmela piacere :( Sulla violenza di Hannah Arendt (Guanda).
Clima, Storia e Capitale di Dipesh Chakrabarty (nottetempo), meh; La scienza nuova di Vico (Bompiani) 🥴🥴🥴; Sull’utilità e il danno della storia per la vita di Friedrich Nietzsche (Adelphi) bello eh, ma che pesantone.
Il listone delle cose che ho ascoltato nel 2024
Sinking Boat degli Infinity Song (e in generale un po’ tutti gli Infinity Song, che bella scoperta)
Ventura Highway degli America
A Life of Illusion di Joe Walsh
Silver Springs dei Fleetwood Mac
Islands in the Streams di Dolly Parton e Kenny Rogers
The Hitchhicker’s Guide to the Fallacy di Antony Szmierek
This Will Be (An Everlasting Love) di Natalie Cole
360 di Charli XCX
Parties in The U.S.A. di Jonathan Richman
Man! I Feel Like A Woman! di Shania Twain
Menzione speciale per My Pug di Nicole Dollanganger, inno ufficiale di noi carliniane pazze.
Il listone delle cose che ho visto nel 2024
Gilmore Girls
Nell’anno del signore 2024, ho cominciato a guardare Gilmore Girls. Volevo uno show cosy da guardare mentre facevo altre cose, tipo cucinare, ma un giorno per sbaglio mio marito ha visto mezza puntata e quindi abbiamo dovuto fare un binge watching estenuante insieme perché lui si è preso più bene di me. Come ho fatto a vivere senzaaa!
Severance
Bellissimo! Spero tanto che la seconda stagione non lo rovini.
Sirene
Mi sembra evidente che il tema del 2024 è madri e figlie.
Making a Murderer
Non credo che smetterò mai di pensare all’ingiustizia profondissima di questa storia.
Il mago di Oz
Se l’ho visto è tutto merito di Marina Pierri.
Il listone delle mie cose preferite del 2024
Sibilla
L’ho già detto nell’ultima newsletter dedicata al Natale di Carla Lonzi, ma la mia newsletetr Sibilla è una delle cose fatte quest’anno di cui vado più fiera. Se volete fino al 31 dicembre c’è la possibilità di sottoscrivere un abbonamento annuale con il 20% di sconto.
Aiutare Roshdi
Roshdi è un ragazzo palestinese che un giorno mi ha scritto su Instagram per aiutarmi a diffondere la sua raccolta fondi. Si è creato fra noi un rapporto di amicizia e fiducia. La raccolta fondi per la sopravvivenza sua e della sua famiglia è ancora aperta se volete contribuire, qualsiasi cifra verrà super apprezzata ❤️
What the fuck is a kilometeeer
A febbraio io e mio marito Paolo abbiamo fatto un bellissimo viaggio nel Sud degli Stati Uniti, partendo da Atlanta e toccando Nashville, Memphis, Dallas, Austin, Houston e New Orleans.
No!
‹nò› avv. [lat. nōn] (radd. sint.). – 1. Parola olofrastica equivalente a una proposizione negativa. Sin. “cor cazzo”, “manco morta”, “preferisco tagliarmi un braccio”,
Muppets
So che i Muppets erano anche nel listone dell’anno scorso, ma quest’anno il mio amore per questi personaggi weird e fuori di testa e per loro creatore Jim Henson (su cui vi consiglio di guardare il bellissimo documentario di Ron Howard su Disney+ Idea Man) è cresciuto a dismisura. Ad Atlanta, io e Paolo abbiamo anche visto la bellissima mostra della Jim Henson Foundation nell’altrimenti un po’ inquietante museo delle marionette Center for Puppetry Arts. Ne approfitto anche per ringraziare pubblicamente Elena del negozio di dischi Ciakky70, dove ho trovato una copia del disco di Natale dei Muppets e John Denver (!!!), per il suo gesto gentilissimo.
E questo è tutto per il 2024. Buon anno!
Baci,
Jennifer